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mercoledì 18 settembre 2019

Forzano il posto di blocco con l’auto rubata e si rifugiano nel campo rom: poi sassaiola contro i carabinieri


Scene da film sul raccordo anulare. Due uomini, 25 e 26 anni, entrambi di origine bosniaca, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, supportati dai colleghi della Stazione Roma San Paolo, dopo un inseguimento durato 11 chilometri.

I due, a bordo di una Skoda Fabia, non si erano fermati al posto di blocco in Via Giustiniano Imperatore e si erano lanciati a grande velocità verso il campo nomadi di via Luigi Candoni, imboccando il Grande Raccordo Anulare.

Durante la fuga, l’uomo alla guida ha compiuto più volte manovre spericolate e pericolose sia per lui che per gli altri utenti della strada, tanto da tamponare un mini-suv, con alla guida una 59enne romana, rimasta illesa.

 I Carabinieri hanno subito chiesto ausilio alla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Roma, che ha fatto convergere altre pattuglie del Nucleo Radiomobile di Roma. Arrivati all’uscita «Parco de Medici», l’auto è riuscita ad entrare all’interno dell’insediamento nomadi, dove i due occupanti sono riusciti a dileguarsi a piedi facendo perdere proprie tracce.

Le diverse pattuglie arrivate all’ingresso sono state oggetto del lancio di sassi da parte di una 22enne che i militari alla guida sono riusciti ad evitare. Le ricerche dei Carabinieri, hanno consentito di bloccare i due nell’area boschiva adiacente al campo nomadi e di sequestrare l’autovettura, sprovvista di copertura obbligatoria assicurativa.

Gli arrestati sono stati accompagnati in caserma dove saranno trattenuti in attesa del rito direttissimo. Per la donna 22enne, che ha lanciato i sassi contro i Carabinieri, è scattata la denuncia in stato di libertà, per resistenza a pubblico ufficiale.

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