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lunedì 5 agosto 2019

Rapallo, don Aurelio Arzeno: “Gruppi islamici irrispettosi minacciano il parroco e i volontari”. Lettera al sindaco


Rapallo – Sul sagrato della chiesa parrocchiale di Sant’Anna «abbiamo una presenza straordinaria di famiglie in maggioranza islamiche le cui mamme sono indifferenti di fronte al comportamento irrispettoso dei ragazzi, e i papà, talvolta in stato di ebbrezza, spesso aggrediscono (per ora) verbalmente sia il parroco che i volontari che custodiscono il sagrato».

Don Aurelio Arzeno, parroco di Sant’Anna, lo scrive testualmente in una lettera inviata all’amministrazione comunale rapallese, alla polizia locale e alle forze dell’ordine. Chiedendo provvedimenti. Fra cui un maggior controllo delle forze dell’ordine, nella fascia serale dalle 21 alle 23.30. E pure la recinzione degli spazi, con transenne da mettere dalle 8 di sera alle 8 di mattina.

Nella missiva don Aurelio Arzeno elenca tutta una serie di problemi. Come la presenza di tossicodipendenti: «Sul fianco della chiesa in fronte al negozio “Arcaplanet” la scalinata di uscita di sicurezza dei box ogni sera è frequentata da tossicodipendenti che hanno lordato le scale con sangue, urine» scrive, il don. Ma l’accento, è posto, in due passaggi differenti, in particolare sugli stranieri. Con il riferimento preciso alle mamme islamiche, nella parte iniziale della lettera. E con la sottolineatura che «qualche volta si è dovuto provvedere a cancellare scritte in lingua araba sul sagrato e sulla facciata della chiesa», in un altro capoverso della missiva.

Rapallo città multietnica per eccellenza della Riviera: gli stranieri residenti sono 3.300, a fronte di una popolazione che ondeggia poco al di sotto dei 30 mila abitanti. E nel quartiere di Sant’Anna, che è uno dei più densamente abitati in città, l’incidenza sale ancora. Don Aurelio Arzeno ha fatto sapere di essere rimasto «sconcertato» che Il Secolo XIX sia venuto a conoscenza della lettera. E ha direttamente mosso un legale, diffidando Il Secolo XIX dalla divulgazione del contenuto della stessa, che è protocollata in forma riservata in Comune a Rapallo e che è stata inviata anche alle forze dell’ordine e alla polizia locale.

Nel mentre, a intervenire è uno dei volontari della chiesa di Sant’Anna,Gianrenato De Gaetani, colonna del Centro Aiuto alla Vita con sede proprio a Sant’Anna: «Su cento madri che aiutiamo, con i loro bambini, l’ottanta per cento sono musulmani. Che non si faccia polemica ora su una cosa non vera. C’è massima volontà di incontro e di relazione nella nostra parrocchia. Con tutti. Il nodo sono le aree esterne che, diversamente dai parchi in città, restano sempre aperte».

Lo scrive anche don Arzeno, chiedendo le transenne: a Rapallo tutti i parchi cittadini di notte sono chiusi «e soltanto quello parrocchiale è aperto, poiché al momento della costruzione del complesso parrocchiale le autorità competenti non hanno dato il permesso di realizzare una recinzione perimetrale». Da qui la richiesta di affiancare ai cartelli che già ci sono anche le transenne «con chiusura perimetrale degli accessi con opportune transenne da installare dalle 20 alle 8 con cartello informativo anche delle sanzioni per i trasgressori». Un modo per circoscrivere la zona. E c’è chi fra gli abitanti ha già sentito il don, agli altoparlanti, di notte, invitare le persone ad andare via da quella che va considerata come «una proprietà privata».

1 commento:

  1. E questo è solo l' inizio di una invasione che porterà morte e dolore agli Italiani. a questi mussulmani lo comanda il corano.

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