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mercoledì 6 febbraio 2019

"Bizzarro". Di Maio-Macron, l'asse della vergogna. Salvini svela il gioco sporco del M5s


Sembra furibondo Matteo Salvini dopo l'ultimo sgarro messo in atto da Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista che ieri 5 febbraio sono volati a Parigi per incontrare i gilet gialli. "Da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani non ho l'esame costi-benefici sulla Tav, ma ce l'hanno a Parigi. Non ne so nulla, non ho visto nemmeno una pagina. È abbastanza bizzarro".

 Ecco "bizzarro", per usare un eufemismo. Il ministro dell'Interno insomma, è senza parole su quell'invio del dossier sulla Torino-Lione alla Francia da parte del ministero dei Trasporti. E la Tav è proprio un tema spinoso: "Il prossimo che parla lo querelo, non sta né in cielo né in terra. Magari quella era la vecchia politica", ha continuato Salvini a margine di una visita a Terni. Leggi anche: "Se vuole far cadere il governo non è un problema".

La gola profonda grillina su Salvini: crisi, è ufficiale Rispondendo a una domanda dei giornalisti sul presunto scambio tra Lega e M5s Tav-autorizzazione a procedere per la vicenda della nave Diciotti, il vicepremier leghista ha affermato: "Sono sereno e tranquillo, ho fatto e farò il ministro dell’Interno che difende la sicurezza del suo Paese. La Tav secondo me serve. Non siamo al mercato, non facciamo l'album delle figurine".

2 commenti:

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  2. Tranquillo Matteo continua con il governo Giallo-Verde!Tutto come previsto: il ritorno di Alessandro Di Battista ha messo in grave difficoltà il governo. Non poteva essere altrimenti, considerate le sparate e gli insulti quotidiani del grillino con la bava alla bocca, che sul caso-Venezuela sta raggiungendo gli apici del suo personalissimo delirio.

    Al fianco del comunista Maduro, dunque contro la linea del governo, Dibba ha pensato bene anche di insultare Matteo Salvini, affermando che il leghista è come Emmanuel Macron e Roberto Saviano, due tra i peggiori 'nemici' del leghista. Troppo.

    Una mina vagante. Tanto che, rivela Repubblica, anche per il premier Giuseppe Conte la misura sarebbe colma. "La linea non la decide Di Battista - questo il ragionamento di Conte -.

    Il suo è un parere importante di chi comunque non è neanche parlamentare del Movimento". Dunque, prima della partenza per la missione in Emirati e Oman, il premier avrebbe telefonato a Luigi Di Maio: "Non puoi lasciare che Di Battista smonti tutto quello che costruiamo - queste le parole attribuite da Repubblica a Conte -.

    Capisco tutto, ma almeno le posizioni di politica internazionale vanno ricondotte a quelle ufficiali dei membri di governo". Di Battista va fermato: parola del premier...https://www.notizie24.info/2019/02/giuseppe-conte-furibondo-con-alessandro.html

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