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mercoledì 25 settembre 2019
Vescovo riscrive il Vangelo per difendere il business: “Gesù, Maria e Giuseppe prima famiglia di profughi”. Ma è falso
“Il Figlio di Maria e di Giuseppe, la prima famiglia di profughi dell’era cristiana, dice oggi alla comunità civile e cristiana di Lampedusa: “Sii porto di approdo; sii porto salvo”.
“Perché attorno a Maria, con questo titolo, Porto Salvo, ti sei da sempre ritrovata e continui a ritrovarti”. “Sii porto di salvati e porto di salvezza soprattutto per chi è destinatario della predilezione di Dio: i suoi figli affamati, assetati, nudi, perseguitati, forestieri, ammalati, carcerati.
A noi cristiani, il Signore, rivestendoci della sua Luce, continua a dire: “Voi siete la luce del mondo, il sale della terra”. Rinnova la sua chiamata: “venite vi farò pescatori di uomini”.
Lo ha detto l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nel corso dell’omelia pronunciata ieri mattina a Lampedusa, durante la concelebrazione Eucaristica, presieduta nella Parrocchia di San Gerlando per i festeggiamenti in onore della patrona dell’isola delle Pelagie. Mons.
Lorefice, per l’occasione, ha utilizzato il pastorale realizzato con il legno dei barconi, che ha usato Papa Francesco, nel suo primo viaggio l’8 luglio 2013. A sovrastare l’abside della chiesa parrocchiale, la Croce “Milagro” donata all’isola dallo stesso Pontefice, realizzata con i remi dei barconi dei migranti.
Ma le parole dell’arcivescovo sono false e anti-bibliche: la sacra famiglia si spostava all’interno delle province dell’impero romano, nel caso specifico Galilea e Egitto, dunque non furono profughi di guerra o rifugiati.
giovedì 19 settembre 2019
Roberto Saviano “bestemmia” e provoca i napoletani: “San Gennaro lo immagino protettore dei migranti”
“Il sangue di San Gennaro si è sciolto e meno male altrimenti questo video non avrei mai potuto postarlo!- scrive Roberto Saviano su Facebook – Qui sono a New York a raccontarvi la grande festa di San Gennaro oltreoceano.
San Gennaro, protettore dei napoletani e degli emigranti – di tutti gli emigranti, anche veneti, laziali, calabresi, lombardi – oggi lo immagino protettore dei migranti, di chi lascia la propria terra per cercare altrove una vita dignitosa”.
Lo scrittore tuttologo adesso è dunque diventato anche agiografo del santo più amato dai napoletani. E non si esime da inscrivere il Santo in una cornice d’attualità, trasformandolo in protettore di chi lascia la propria terra, ossia dei migranti.
Una invenzione, o meglio una fake news, fabbricata ad uso della retorica pro-immigrazione e della quale non c’è traccia nei testi agiografici relativi a San Gennaro, che risulta semmai protettore degli orafi e dei donatori di sangue.
Anche la festa di San Gennaro a New York, oltre ad avere una valenza religiosa, celebra i rapporti tra italiani e statunitensi. Gennaro, vescovo di Benevento, oltre al fortissimo legame con la città di Napoli, è patrono anche di Benevento, Sassari e Torre del Greco.
San Gennaro è un santo martire, decapitato durante la persecuzione di Diocleziano nel IV secolo. Le ampolle dove il suo sangue venne raccolto scomparvero per quasi un secolo, per ricomparire nel 431. Era il giorno in cui il santo veniva portato a Napoli da Pozzuoli, una donna presentò le ampolle al vescovo, e il sangue si liquefece all’istante.
Da allora il miracolo si ripete ogni anno, in tre date: alla vigilia della prima domenica di maggio, data del primo miracolo del sangue liquefatto. Quindi il 19 settembre, data del martirio, e in ultimo il 16 dicembre, anniversario dell’eruzione del Vesuvio del 1631, durante la quale il santo venne invocato a protezione della città di Napoli.
Saviano: "San Gennaro protettore di tutti i migranti"
"Protettore di tutti i migranti", "perfetto anche come santo protettore degli sbarchi". Così Roberto Saviano in un video di Fanpage sui festeggiamenti per San Gennaro a New York racconta il Santo patrono di Napoli, il cui sangue, spiega l'autore di Gomorra, "è il sangue di una nazione che si perde, è il sangue del santo per antonomasia", e questo ne fa di diritto "il protettore degli emigranti": "un santo simpatico a tutti - cinesi, colombiani, messicani, albanesi -" che "è diventato il santo di tutti gli immigrati".
Secondo lo scrittore di Scampia "San Gennaro è perfetto anche come santo protettore degli sbarchi". Saviano ricorda che "la festa di San Gennaro era la festa più importante di NY a inizio 900", e racconta degli emigranti italiani che "trattati come bestie" non erano "considerati bianchi e tutt'oggi è cosi". "L'italiano crede di essere bianco -dice - Poi arriva a NY e scopre di essere non 'white' ma 'no black'".
Lo scrittore quindi, paragonando l'emigrazione italiana dei primi del Novecento con le tragedie dell'immigrazione di oggi, racconta di come gli "emigrati italiani arrivassero in America su queste navi che erano vere e proprie baracche viaggianti", affrontando tempeste durante le quali "a morire di più erano i bambini" e di come "chi non veniva accolto spesso si lanciava in mare dalla nave perché non sopportava l'umiliazione del rientro al paese"
Continuando nel suo 'elogio' di San Gennaro, poi Saviano spiega: "è un santo a cui puoi chiedere 'proteggimi mentre rubo'", o ancora "proteggimi mentre ho la scappatella", è un santo a cui ti puoi rivolgere "con parolacce". Insomma, "è l'unico santo in assoluto a cui ti puoi rivolgere come a un amico".
Di Battista ai 5S: "Non fidatevi del Pd. Sempre contrario all'intesa". Marcucci: "Conte e Di Maio lo tengano a bada"
Il leader grillino alternativo a Luigi Di Maio prende le distanze dal governo giallo-rosso. Attacca il Pd "ipocrita", critica Conte e si scaglia contro Renzi: "Io l'ho sempre preso di petto".
Il presidente dei senatori dem: "Chi parla dei rischi legati a Italia Viva stia invece attento a quel che accade nel Movimento"
"Non vi fidate del Pd". Alessandro Di Battista scuote il Movimento Cinque Stelle e si schiera contro l'alleanza giallo-rossa cui è sempre stato ostile. "Non fidatevi del Pd", lo scrive in maiuscolo che sulla Rete significa urlare. E spiega in dieci punti ai suoi compagni di partito perché devono stare attenti a quello che hanno messo in piedi.
"Non vi fidate del Pd derenzizzato, ripeto, Renzi ci ha lasciato dentro decine di "pali", dice che non bisogna fidarsi dei "dei giornali che per la prima volta vi apparecchiano interviste più morbide. Il loro obiettivo è la "normalizzazione" del Movimento (come se aver lottato contro questo sistema fosse anormale).
Di Battista non ha fiducia nelle "smielate parole di Franceschini. Franceschini vuole fare il Presidente della Repubblica e sta già in campagna elettorale parlamentare. Non bisogna neanche dare credito alle false aperture del Pd sulla revoca delle concessioni ai Benetton. Salvini non ha voluto togliergli le concessioni per codardia e pavidità, il Pd cercherà di non farlo per contiguità".
Il quinto motivo di diffidenza è l'Europa. Di Battista precisa. "E sia chiaro, io non sono affatto un anti-europeista". Ma profetizza: "In cambio di un po' di flessibilità in più chiederanno all'Italia le ultime chiavi di casa rimaste". E dunque non bisogna fidarsi "della Lagarde, chiedete ai disgraziati greci e argentini ciò che ha fatto".
Anche la politica estera è motivo di diffidenza. Di Battista spiega che bisogna diffidare "delle notizie che arrivano dal Medio Oriente. Ne va dell'interesse del popolo iraniano, saudita e yemenita e di quello di un mucchio di imprese italiane che hanno sempre lavorato bene con Teheran".
Infine, invita a non credere ai "nuovi ambientalisti. Costoro sono i più sporchi, sono quelli che reputano il rispetto dell'ambiente solo uno spazio politico da occupare o che vorrebbero far pagare la lotta all'inquinamento ai poveracci e non a chi inquina davvero".
Tutte ragioni esposte per avversare l'alleanza fra Pd e M5S. "Sono sempre stato contrario ad un governo con il Pd - scrive - non è un segreto. Ho sempre reputato il Pd il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso. Il Pd è un partito 'globalista', liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese, responsabile (paradossalmente più della destra che ho sempre ugualmente contrastato) delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani". Di Battista fa poi un'incursione nell'attualità politica. Si occupa anche del voto di ieri alla Camera sulla richiesta di arresto per il forzista Sozzani: "Ecco io reputo il Pd il partito più ipocrita d'Europa. Ed io che ho molti difetti ma non sono ipocrita vi dico che nelle ultime 48 ore è accaduto tutto ciò che temevo sarebbe accaduto. Prima Renzi ha formato i suoi gruppi parlamentari; poi il Partito Unico Lega-Fi-Pd-FdI ha salvato l'ennesimo deputato votando contro una richiesta d'arresto da parte dei giudici di Milano dopo aver votato No persino sull'utilizzo di intercettazioni contro di lui".
Leggo anche - conclude Di Battista - (ma sono sempre le solite fonti di palazzo Chigi che non si sa mai se siano vere) che il premier sia rimasto allibito per la scelta di Renzi e che abbia pronunciato questa frase: "Me lo doveva dire prima, Renzi vuole solo potere e nomine". Buongiorno Presidente!!! Ovvio che Renzi ambisce alle nomine ed era piuttosto chiaro che avrebbe fatto questa 'robetta dopo aver incassato due ministri e un paio di sottosegretari. E che lo doveva fare prima? Diamine, io Renzi l'ho preso di petto quando veniva descritto come De Gaulle".
Dal Pd risponde il capogruppo in Senato, Andrea Marcucci (che ieri ha messo a disposizione il suo mandato): "Il governo rischia di essere messo sotto scacco dalla furia di Di Battista e dall'area radicale del M5S", scrive su Facebook. "Consiglierei al premier Conte e al ministro Di Maio di tenere a bada i deliri di Di Battista, che come un Salvini qualsiasi è tornato a scagliarsi contro l'Europa e che sembra comunque pronto a fare di tutto per rompere l'attuale maggioranza parlamentare".
E conclude: "Chi nei giorni scorsi ha paventato rischi, nella realtà inesistenti, per la formazione del gruppo parlamentare Italia Viva, stia invece attento a quello che succede nel M5S".
Matteo Salvini, indiscrezione: settimana prossima tre parlamentari M5s entrano nella Lega
La bomba politica la ha sganciata Matteo Salvini in persona, che non si nasconde più: "Nei prossimi giorni tanti amministratori locali e non solo locali entreranno nella Lega perché per loro l'onore e la dignità sono valori importanti - ha premesso -. Sono uomini e donne che si vergognano di quello che sta succedendo.
Lo vedrete nei prossimi giorni". Così l'ex ministro dell'Interno parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa elettorale che si è tenuta a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. E ulteriori informazioni circa queste parole arrivano da affaritaliani.it, che ha appreso da fonti leghiste qualificate come la prossima settimana dovrebbe essere annunciato il passaggio di due o tre parlamentari, coinvolti sia Camera sia Senato, dal M5s alla Lega.
Già, dai grillini al Carroccio. Un passaggio dal valore simbolico elevatissimo, qualora confermato, assai più pesante di eventuali migrazioni da Forza Italia alla Lega, altro tema all'ordine del giorno.
Le bocche restano però cucite circa i nomi che sarebbero coinvolti, che saprebbero soltanto Salvini e pochissimi tra i suoi più stretti collaboratori.
Il punto è che le trattative sono ancora in corso e non si vuole mettere a repentaglio l'operazione. Le medesime fonti leghiste, infine, riferiscono sempre ad affaritaliani.it che anche Forza Italia è in subbuglio per le voci circa possibili cambi di casacca, resi però più difficili da Cambiamo!, la nuova creatura politica di Giovanni Toti.
Antonio Martino, retroscena. "Salvini lo ha fatto chiamare da un amico leghista": posta in gioco clamorosa
La partita vera, in Parlamento, è quella sulla legge elettorale. E tutti si stanno attrezzando, da Matteo Salvini a Matteo Renzi.
Augusto Minzolini nel suo retroscena sul Giornale, rivela come secondo il numero 2 della Lega Giancarlo Giorgetti siano proprio i due Matteo gli unici veri protagonisti della scena: "Nei prossimi 5/6 mesi ne vedremo delle belle.
Gli altri, invece, su entrambi i versanti, hanno nostalgia di un passato che non c'è più". Ironia della sorte, Salvini (che come obiettivo ha sventare il ritorno a una legge di stampo proporzionale) punta anche su qualche grande vecchio da arruolare alla sua causa. "Sta tentando una campagna acquisti in grande stile sia verso i grillini, sia verso Forza Italia.
Il deputato Antonio Martino - aggiunge Minzo -, con un passato da rugbysta, addirittura, è stato contattato da un vecchio compagno di squadra di simpatie leghiste. Mentre a Simona Vietina gli emissari del Carroccio hanno proposto di entrare in lista nelle prossime elezioni regionali in Emilia". Dopo il ribaltone, vale tutto.
Matteo Renzi, la mossa con Riccardo Nencini e Psi: così nascono i nuovi gruppi al Senato
I tentacoli di Matteo Renzi arrivano anche al Senato, dove grazie a un escamotage riesce a dar vita al gruppo di Italia Vita, che è stato costituito grazie al via libero del Partito socialista di Riccardo Nencini. Il neo-gruppo, dunque, si chiamerà "Partito Socialista-Italia Viva", lo hanno annunciato in una nota congiunta il presidente Nencini e il segretario del Psi, Enzo Maraio.
"In merito alle indiscrezioni stampa degli ultimi giorni - hanno specificato Nencini e Maraio - non è mai stata all'ordine del giorno la confluenza del Psi nel movimento che fonderà l'ex premier Matteo Renzi. Il Psi manterrà la sua autonomia politica e la propria identità.
Il sostegno del Psi al Governo giallo-rosso rimane responsabile e leale", hanno sottolineato. Come è noto, dopo il voto non possono sorgere nuovi gruppi a Palazzo Madama.
A meno che, come in questo caso, vi sia una sorta di fusione con cambio di nome.
Nessun problema al contrario alla Camera, dove un gruppo può essere costituito anche dopo la formazione del parlamento. Italia Viva a Montecitorio potrà contare su 25 parlamentari, qui di seguito tutti i nomi:
Luca Nobili, Matteo Colaninno, Lisa Noja, Silvia Fregolent, Gianfraco Librandi, Michele Anzaldi, Massimo Ungaro, Raffaella Paita, Marco Di Maio, Maria Elena Boschi, Ettore Rosato, Nicola Carè, Gabrile Toccafondi, Cosimo Ferri, Roberto Giachetti, Maria Chiara Gadda, Lucia Annibali, Sara Moretto, Mauro Del Barba, Luigi Marattin, Mattia Mor, Camillo D'Alessandro, Gennaro Migliore, Vito De Filippo, Ivan Scalfarotto.
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